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Dal TikTok alla tragedia: due morti nella stessa fabbrica in 12 anni

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Ieri sera ha perso la vita precipitando al suolo dal tetto della fabbrica Andrea De Rosa, 17enne di Acerra. Dodici anni fa, a cadere nel vuoto dal tetto della stessa struttura in disuso, un 14enne, Massimo Capasso.

Due adolescenti morti nella stessa fabbrica

Stessa tragedia, modalità tristemente simili, nessun apparente cambiamento. Nel maggio di dodici anni fa, un 14enne, Massimo Capasso, aveva perso la vita precipitando al suolo dal tetto della fabbrica ex Eridania di via Falcone, a Casalnuovo. Massimo, con un gruppo di amici, aveva scavalcato il muro di cinta dell’ex deposito, arrampicandosi sul tetto della struttura per giocare a pallone lì, non rendendosi conto dei rischi che correvano. A cedere, dodici anni fa, era stato un pannello del lucernaio sul quale camminava la giovanissima vittima, facendolo precipitare nel vuoto da un’altezza di una decina di metri.

Ieri sera, a scavalcare i cancelli per accedere a quel mostro di acciaio e cemento abbandonato, era stato Andrea De Rosa, 17enne residente ad Acerra, verosimilmente lì con alcuni amici. Anche loro, come il giovane Capasso, sarebbero entrati nell’area dell’ex fabbrica per gioco, senza immaginare a cosa sarebbero andati incontro da lì a poco. Girare TikTok: questa la moda maggiormente tra gli adolescenti, oggigiorno, e proprio questo sembrerebbe essere stato il motivo per cui il gruppo si sarebbe addentrato lì, oltre quel cancello arrugginito. arrampicatosi sul tetto della struttura, a un certo punto Andrea avrebbe messo un piede in fallo, un pannello di plastica avrebbe ceduto sotto al suo peso, spezzandosi e facendolo precipitare al suolo all’interno dell’ex fabbrica.

Le preoccupazioni dei residenti e l’ipotesi TikTok

“Caro sindaco, non è la prima volta che si sente di una tragedia del genere in quella struttura pericolosa: va abbattuta, porta solo morte a giovani innocenti”. Questo è solo uno dei tanti commenti comparsi nelle ore successive alla diffusione della notizia della tragedia sotto al post di cordoglio del primo cittadino di Casalnuovo, Massimo Pelliccia. “Si devono prendere provvedimenti: o si abbatte o si murano gli accessi”, invita un’altra concittadina, “è inutile, ora, chiedersi cosa ci facesse quel ragazzo lì”. Poi, qualcuno che tira in ballo la già chiacchierata pista del TikTok finito male: “Quella ex fabbrica è diventato un luogo di streaming per i ragazzi”, ammonisce un residente, “un luogo da TikTok“. E proprio per un TikTok da girare nel posto più appariscente, un luogo dall’accesso proibito, la vita di un 17enne sarebbe giunta al termine prematuramente.

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