Se ne è andato senza un perché, senza aver compiuto il percorso di vita, senza aver realizzato tutti i suoi sogni. Si chiamava Guglielmo Celestino, aveva solo 19 anni e nella notte tra il 6 e il 7 febbraio è caduto, di spalle, precipitando da un muretto alto 5 metri sito in Via Aniello Falcone. Il padre del ragazzo, un noto avvocato e la madre, una docente di religione, hanno salutato il figlio per l’ultima volta circondati da un fiume di gente nella parrocchia di San Vincenzo Pallotti a piazzetta Europa, la stessa dove il 19enne aveva iniziato il percorso spirituale. E proprio a lui sarà intitolato il campetto della chiesa dove si allena l’omonima polisportiva e in cui il giovane allenava i pulcini.