Ha vinto l’astensionismo, ha vinto la mancanza di informazione, lo scarso interesse alla vita politica. Ha vinto soprattutto Sandro Ruotolo, neo senatore, che è riuscito ha ottenuto quasi il cinquanta per cento delle preferenze. Poche dal punto di vista numerico, tante dal quello statistico. Ai seggi, ieri, per sostituire il senatore Franco Ortolani venuto a mancare lo scorso novembre, sono andati a votare solo in 33mila, meno del 10% degli aventi diritto. Ha vinto Ruotolo, candidato per una lista civica di centro sinistra con sedicimila voti e il 48% delle preferenze. Secondo, dunque non eletto, Salvatore Guangi esponente di centro destra, con ottomila preferenze, terzo Luigi Napolitano del Movimento 5 stelle con il 22,5%, poi staccatissimi con 2 punti percentuali e mezzo a testa prima Aragno di Potere al Popolo poi Guarino di Rinascimento Partenopeo.
Tornando al vincitore Sandro Ruotolo la sua è una vittoria con più padri. E’ stato scelto dal Partito Democratico ma in città ha avuto la spinta di DemA. Una nuova sinistra è possibile a Napoli e in Campania? Questo è il quesito che i vertici del partito democratico si stanno ponendo, rincorrere ancora il Movimento 5 Stelle per trovare una alleanza o cercare di solidificare il rapporto, assai complicato, con il laboratorio politico sperimentato a Napoliche ha come leader il sindaco De Magistris. I primi a smarcarcarsi da questa situazione potrebbero essere i grillini che in serata hanno un summit a Roma con il leader politico Vito Crimi per decidere la posizione da prendere alle prossime regionali. L’apertura c’è stata: si chiama Costa.
Ma dopo il risultato delle suppletive di ieri con il 25% ottenuto alle urne quando ventiquattro mesi fa il risultato era del 53%, certe posizioni possono anche mutare.