Il coronavirus arriva anche al Sud. C’è infatti il primo caso di tampone positivo a Palermo.
Si tratta di una turista di Bergamo in vacanza che ieri sera è stata ricoverata nell’ospedale Cervello per i controlli dopo aver mostrato sintomi influenzali. E’ stata disposta la quarantena per il gruppo di amici della donna e per le persone che sono state a stretto contatto coi turisti. Insokmma non solo a nord dove le vittime sono salite a sette, con 229 contagiu confermati. Anche il Sud adesso è coinvlto….”Il campione esaminato al Policlinico di Palermo – ha spiegato il governatore Nello Musumeci – verrà immediatamente inviato allo Spallanzani per ulteriori verifiche. La signora, che è stata posta in isolamento al reparto di malattie infettive, è pienamente cosciente e mi è stato riferito che non presenta particolari condizioni di malessere.
Non solo. Anche in Toscana per la prima volta un caso di contagio. un imprenditore di sessant’anni che ha aziende in Oriente. si è presentato all’ospedale di Santa Maria Nuova, nel centro cittadino. Nella notte il tampone ha rivelato la presenza del coronavirus Covid -19.
Sono cosi nove le regioni italiane con casi accertati del virus che fa paura e dspaventa tutti. A tal opunto che a Napoli ieri supermercati e farmacie sono stati presi d’assalto
Si parla di vendite «aumentate tra il 30 e il 60%» nella sola giornata di ieri. File di carrelli dal Vomero al centro, da Soccavo alla zona ospedaliera. A ruba scatolame e beni di prima necessità.
Mentre anche a messa cambia qualcosa. L’arcidiocesi di Napoli ha deciso cosi come nelle chiese del nord di Distribuire la Comunione solo in mano ed e evitare di stringersi la mano per lo scambio di pace.
La preoccupazione c’è. «Le farmacie campane al momento hanno quantitativi di mascherine e gel disinfettante non sufficienti a far fronte ad una eventuale emergenza da coronavirus – chiarisce il presidente di Federfarma Campania Nicola Stabile – probabilmente perché le aziende produttrici stanno veicolando tali prodotti nelle zone che in questo momento sono più a rischio. Siamo in costante contatto con tutta la filiera della distribuzione per cercare di fare in modo che almeno il minimo indispensabile arrivi nelle nostre farmacie.