Napoli, come tutti i luoghi di Italia, si è risvegliata con ancora più serrande abbassate. E’ l’effetto del nuovo decreto legge che per contrastare l’emergenza coronavirus ha disposto la chiusura di tutti i negozi che non vendono beni primari o essenziali per il fabbisogno lavorativo e domestico. Così hanno abbassato le saracinesche i piccoli esercizi, già nelle ultime settimane pochissimamente frequentati, restano aperte le fabbriche nei reparti indispensabili e capaci di rispettare i criteri di sicurezza per evitare i contagi da Covid19, ma il premier Giuseppe Conte ha assicurato: “Nessuno perderà il posto di lavoro”. Oltre a negozi e supermarket di alimentari, farmacie e parafarmacie, restano aperti anche a esempio artigiani, idraulici, meccanici, distributori di benzina, tabaccai ed edicole. L’Italia piano piano sta centellinando ogni possibilità di uscita, in maniera tale da evitare la propagazione del virus.