Riaprire, gradualmente, con responsabilità e con tutte le precauzioni, pena la chiusura definitiva. Se tra le imprese la volontà generale è quasi ovunque quella di ritornare ad una parvenza di normalità, per le antiche botteghe artigiane quella volontà è una necessità condizioni sine qua non per la sopravvivenza. In Campania l’artigianato, quello che nasce nelle antiche botteghe grazie alle sapienti mani degli artigiani e alla loro esperienza, resiste e lo fa a dispetto della vorace industrializzazione. Nel cuore del centro storico di napoli le storiche tradizioni che nascono e vivono da decenni, e qualche volta, anche di più, lanciano un accorato appello in una regione, la Campania dove il pugno duro del governatore Vincenzo De Luca, se da un lato preserva e cerca di tutelare la salute pubblica in un sistema sanitario colabrodo che però regge, dall’altro rischia di diventare un cappio al collo per chi ha bisogno disperatamente di ripartire. Un appello che arriva da palazzo marigliano, in via San Biagio dei librai, dove da anni c’è la legatoria artigiana napoli, una realtà che è riuscita a superare i confini italiani aprendosi al mondo intero con i suoi prodotti. A guidare gli artigiani che ci lavorano e a lanciare quell’appello è la titolare, Annalisa Mignogna