La cultura è in quarantena, almeno quella tradizionalmente intesa ma in realtà in crisi c’era già. Il 27 aprile via libera anche in Campania alle librerie, ma le polemiche di queste ultime settimane hanno scoperchiato una crisi preesistente, che meriterebbe una regolamentazione della filiera libro al di là della possibilità o meno di accedere alle librerie, appunto. In Italia i lettori sono in calo e la burocrazia senza leggi adeguate, di certo non aiuta. Ad andare dunque oltre le limitazioni imposte per combattere il coronavirus, sono gli addetti ai lavori del settore editoriale, come Alessandro Polidoro della omonima casa editrice, fondatore di Napoli città libro e del Salone del libro e dell’editoria di Napoli, che denuncia le carenze legislative del settore gravanti già ben prima dell’emergenza.