di Teresio Costa

Alcuni giorni fa l’appello dell’ Anci e di alcuni sindaci campani che invitavano alla prudenza verso un imminente ritorno a scuola. E infatti, a poche ore dall’ annuncio di De Luca di riaprire le aule per l’infanzia, diversi sindaci valutano di adottare contromisure autonome. Del resto, è stato lo stesso De Luca a far trapelare la possibilità per i vari comuni di usare azioni diverse a seconda delle specifiche situazioni epidemiologiche. E’ il caso di San Giorgio a Cremano dove il sindaco Giorgio Zinno, rammaricato, ha annunciato che per il momento non riaprirà le scuole. “Non ci sono le condizioni…”

Una contrordinanza per mantenere le scuole chiuse

” Il presidente De Luca ha comunicato che da domani sarà consentito il ritorno a scuola in presenza per i servizi educativi e la scuola dell’infanzia, nonché per la prima classe della scuola primaria, fatta salva l’adozione di misure restrittive da parte dei Comuni in relazione all’andamento epidemiologico nel singolo contesto territoriale… Preannuncio ai miei concittadini che, non appena sarà pubblicata la nuova ordinanza annunciata dal governatore ne firmerò una per mantenere chiuse le scuole nella nostra città, dove i dati epidemiologici suggeriscono di non ampliare le occasioni di contagio. Mercoledì, dunque, resteranno chiusi tutti gli asili nido e le scuole di ogni ordine e grado, fatto salvo quanto previsto per i progetti già attivati in favore di minori diversamente abili”.

Una scelta difficile

“Eccettuati gli asili nido, dunque, le attività scolastiche proseguiranno in modalità a distanza così come è stato nelle ultime settimane – prosegue Zinno -.E’ una scelta difficile, perché il diritto all’istruzione è sacro ma lo è ancor di più il diritto alla salute. Sono convinto che la cittadinanza sangiorgese comprenderà ed appoggerà questa mia decisione, presa nell’interesse di tutti in questo momento così drammatico per il Paese ed anche per la nostra comunità”.