Prima la proroga della zona arancione, annullando le attese e le speranze di una zona gialla con la possibilità di servire i clienti ai tavoli. Poi la notizia del divieto di vendere caffè e bevande dopo le 11 per evitare assembramenti in strada nei pressi dei bar. Due colpi che hanno messo in difficoltà i commercianti, alcuni dei quali avevano anche comprato rifornimenti in vista della riapertura in zona gialla. Per molti titolari di bar , pizzerie, pub e ristoranti è scoppiata la rabbia e l’incredulità leggendo l’ordinanza nella quale si vieta anche di vendere caffè e bevande, tutti i giorni dopo le 11 del mattino, fino al 23 dicembre. I baristi hanno così trascorso buona parte della giornata di ieri a spiegare ai clienti che non potevano ricevere un semplice caffè.
Cosa dice l’ordinanza
Con efficacia dal 20 dicembre 2020 e fino al 23 dicembre 2020: Fatta salva la sopravvenienza di ulteriori provvedimenti in conseguenza dell’evoluzione del contesto epidemiologico, con decorrenza dal 20 dicembre 2020 e fino al 23 dicembre 2020, su tutto il territorio regionale:
1.1. restano confermate tutte le misure vigenti alla data odierna per effetto di disposizioni statali – ivi comprese quelle di cui all’art.2 del DPCM 3 dicembre 2020 (cd. “zona arancione”) – e regionali (Ordinanza n. 96 del 10 dicembre 2020 in materia di controlli degli arrivi e limitazioni alla mobilità sul territorio regionale);
1.2. fatto salvo quant’altro previsto dal DPCM 3 dicembre 2020, ai bar e agli altri esercizi di ristorazione dalle ore 11,00 del mattino è fatto divieto di vendita con asporto di bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell’acqua;
1.3. per tutto l’arco della giornata è fatto divieto di consumo di cibi e bevande, anche non alcoliche, con esclusione dell’acqua, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi comprese le ville e i parchi comunali;“
De Luca ha convocato le Camere di Commercio per studiare misure di sostegno
Dopo proteste e blocchi stradali De Luca ha convocato i rappresentanti delle Camere di Commercio per studiare misure di sostegno a carattere regionale verso bar e ristornati colpiti dalle mancate riaperture della zona gialla e da chiusure prolungate. “Saremo vicini – spiega il presidente Vincenzo De Luca – e daremo tutto l’aiuto possibile agli operatori la cui attività viene bloccata. Ma è doveroso mantenere una linea di rigore e di responsabilità. Sarebbe inaccettabile che per il rilassamento di pochi giorni si perdesse tutto il lavoro fatto per contenere l’epidemia. Sarebbe assurdo riprendere le attività per poche ore per poi doverle sospendere per mesi interi a fronte di un riesplodere del contagio. Aiuto doveroso per chi ha bisogno ma comportamenti responsabili da parte di tutti. Chiederemo a ogni nostro concittadino di aiutarci per salvaguardare un futuro di lavoro stabile e definitivo”.