Domani e dopodomani l’Italia si colorerà di arancione mentre negli altri giorni sarà una zona gialla rafforzata ovvero con lo stop agli spostamenti tra regioni previsto fino al 31 gennaio. Confermato il divieto a ospitare più di due parenti non conviventi e le scuole superiori saranno riaperte l’11 gennaio. È quanto disposto dall’ultimo decreto ministeriale in vigore fino al prossimo 15 gennaio. La decisione è stata presa dopo una lunga discussione interna al governo: le lezioni in presenza saranno comunque al 50 per cento e sempre se la condizione epidemiologica lo consentirà. In Veneto, Friuli Venezia Giulia e nelle Marche sono previste lezioni a distanza fino al 31 gennaio, in Campania aule chiuse per gli alunni più grandi almeno fino al 25. Tuttavia i colori potrebbero continuare a cambiare a partire da lunedì 11 e le misure dipenderanno dall’andamento dei contagi.
Non si esce dalla propria regione
L’unica cosa certa è che non sarà possibile superare i propri confini regionali. Lo si legge proprio nel comunicato post-Consiglio dei ministri che testualmente cita “dal 7 al 15 gennaio 2021 è vietato nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. Come accaduto durante le festività è “comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Verrà confermato il divieto di spostamento tra le regioni e il coprifuoco alle 22, così come la chiusura alle 18 dei bar e ristoranti nelle zone gialle.
Attesa per le scelte dei prossimi giorni
E per evitare che vengano aggirati i divieti, il capo della Polizia Franco Gabrielli ha dato disposizioni affinché ci siano «articolati e mirati servizi» di controllo lungo le principali strade e i nodi di trasporto. Ad ogni modo, qualunque cernita dipenderà dal monitoraggio delle prossime ore. A condizionare le scelte infatti saranno diversi parametri, primo fra tutti la saturazione delle terapie intensive e la soglia dell’Rt, inferiore rispetto al passato. Per passare da giallo ad arancione ci vorrà un indice di contagio Rt di 1 (prima era 1,25) e per la zona rossa Rt a 1,25 e non più a 1,50. Lo scopo, sottolinea il governo, è evitare il rischio di una terza ondata che potrebbe essere, per l’intera nazione, una sciagura collettiva.