Un nuovo giro di valzer è giunto dal ministero della Salute in merito alla seconda dose del vaccino anticovid AstraZeneca per i cittadini under 60. Chi non vorrà sottoporsi alla cosiddetta vaccinazione eterologa, ovvero con un siero diverso, potrà tranquillamente ricevere la seconda dose di AstraZeneca, fermo restando l’indicazione prioritaria dell’utilizzo di un vaccino a mrna. Intanto in Campania cresce il numero degli scettici e secondo alcune stime nei giorni finali di questa settimana l’afflusso agli hub vaccinali sarebbe diminuito del 40%, calo dovuto in parte anche al normale comunque alto di persone che già hanno completato il ciclo vaccinale. Tra i dubbi che si sono sollevati tra la cittadinanza, soprattutto dopo i determinati cambiamenti che hanno riguardato i sieri a vettore virale, ovvero AstraZeneca e Johnson&Johnson, vi sono anche quelli legati all’anamnesi effettuata prima del vaccino, per alcuni troppo veloce. Al tracciamento di coloro che rinunciano al vaccino, nel pieno rispetto della privacy, si sta cercando di ovviare mediante l’interazione tra i database dei medici di base e quelli raccolti dalla piattaforma, come spiegato alla stampa da Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione Italiana Medici di Famiglia, che mediante un algoritmo riesce a individuare il numero di coloro che non si sono iscritti alla piattaforma, molti dei quali appartenenti alla fascia maggiormente a rischio.