Mancano ventiquattro ore all’accensione delle luminarie a #Napoli. Le maxi installazioni volute dalla Camera di Commercio brilleranno dalle 17 di domani in 36 piazze e 140 chilometri di strade dal centro alle periferie. Sulle opere sono piovute anche critiche, ma il presidente Ciro Fiola difende la sua scelta. Sarà proprio lui a schiacciare il bottone che illuminerà in contemporanea sculture e decorazioni di luci in tutta la città.
La cerimonia è nel palazzo dell’ente camerale, attesi i rappresentanti delle istituzioni e non solo. L’ultima opera a essere montata è stata l’albero bianco alto più di venti metri al centro di piazza del Plebiscito: una scultura a spirale, dove attorno sorgerà un villaggio di Natale con gazebo per lo shopping.
Delfini sul lungomare, il villaggio polare con renne e pupazzi a Chiaia, gli alberi di piazza Municipio e piazza del Gesù.
Ci sono poi l’orsacchiotto contestato dai residenti di piazza Nazionale, la carrozza di Cenerentola in Galleria Umberto. Il maxi babbo Natale prima del previsto e bocciato a piazza Vittoria, ora al centro di piazza Garibaldi e già preso di mira da vandali. Queste le principali installazioni, che però hanno sollevato anche un coro di dissensi e di giudizi negativi, alcuni autorevoli, che le hanno bollate come kitsch in luoghi anche monumentali.
La Soprintendenza conferma la regolarità delle autorizzazioni, ma si invita per il futuro a opere più coordinate con l’immagine della città. Fiola replica così: “Bisogna vederle illuminate per comprenderne la bellezza” e aggiunge che “le rappresentazioni con personaggi dei cartoon Disney e non solo faranno la gioia dei bambini”. L’operazione nasce per stimolare il commercio nel periodo natalizio e si pone come attrattore per la città.
Il costo dell’installazione napoletana è stato di 2,2 milioni di euro. E per il prossimo anno, l’ente camerale e il suo presidente sono pronti a rilanciare e a raddoppiare, passando da 140 a oltre 200 chilometri di strade con colori, pupazzi e luminarie.
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