Sì allo smart working per i fragili nella Pubblica amministrazione, ma per determinate patologie. Nel decreto Riaperture di marzo non ha trovato spazio all’ultimo la proroga del lavoro a distanza generalizzato per i soggetti fragili. Adesso però il governo vuole risolvere la questione e ripristinare l’equilibrio con il settore privato, dove a differenza del pubblico resta in vigore fino al 30 giugno lo smart working semplificato, libero da accordi individuali tra lavoratore e datore di lavoro. Trovano spazio tra i fragili pure i lavoratori che presentano tre o più condizioni patologiche tra le seguenti: cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus, diabete mellito, epatite cronica, obesità, bronco-pneumopatia ostruttiva cronica.
Potrebbe interessarti anche: Assessore Cosenza, per la linea1 pronti 20 treni