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Il dramma del Cimitero di Poggioreale a un anno dal crollo

un anno fa il primo crollo al cimitero di poggioreale

Ad alcuni non sembrerà, ma da quell’infausto 5 gennaio è passato un anno, trecentosessantacinque giorni durante i quali tanto è successo e tanto è stato fatto. Ripercorriamo le vicende che hanno segnato il cimitero di Poggioreale nel 2022 a un anno dal giorno del crollo.

Un anno fa, il dramma

A Napoli, il 5 gennaio 2022, giornali, telegiornali e siti d’informazione riportavano tutti la stessa notizia: c’è stato un crollo all’interno del cimitero di Poggioreale. Le immagini di quel tragico evento si sono impresse nella memoria di tutti i cittadini del capoluogo partenopeo. Bare appese, salme esposte all’aria aperta, calcinacci ovunque. A crollare, un anno fa, era stata una porzione cospicua dell’edificio funerario denominato Arciconfraternita dei Dottori, collassata con centinaia di resti umani sepolti dalle macerie.

La disperazione è montata nella cittadinanza, che si è vista portare via un vero e proprio luogo di culto, quello destinato all’eterno riposo dei resti mortali dei propri cari. Mesi di disperazione, di trafile burocratiche e di problemi tecnici sono seguiti alla conferma da parte dei tecnici delle cause del crollo, legate alla costruzione dei tunnel sotterranei della Linea 1 della Metropolitana, destinata ad attraversare proprio la collinetta sulla quale sorge il cimitero di Poggioreale.

Nuovo crollo in autunno

Le operazioni di messa in sicurezza sono andate avanti prendendosi i propri tempi e, dopo un’estate intera di impegno, quando tutto sembrava essere sul punto di tornare alla normalità, un nuovo crollo, stavolta relativo all’edificio funerario dell’Arciconfraternita dei Banchi della Santissima Resurrezione di Gesù Cristo. Ancora una chiusura, ancora rilevi tecnici, ancora proteste da parte di famiglie e parenti dei morti disturbati all’inizio dell’anno: per i defunti, a Poggioreale, pareva non esserci speranza di riposare in pace.

La reazione dei tecnici e delle istituzioni, stavolta, è stata pronta, tutti sapevano cosa fare: non passa neppure una settimana che le aree sono perimetrate e sequestrate, garantendo la possibilità di fruire del resto del cimitero all’intera cittadinanza in tempo per le celebrazioni del giorno dei Morti. Le salme dei defunti venute giù durante il crollo del gennaio 2022, però, sono ancora lì, per la maggior parte, confuse con i detriti del palazzo.

Una perdita ancora forte per la cittadinanza

Il sindaco Manfredi, il mese scorso, era tornato a assicurare alle famiglie e ai parenti dei morti l’impegno delle istituzioni nelle opere di recupero e riconoscimento, ma la realtà, purtroppo, è ben più dura da digerire: passato un anno, le possibilità di far tornare le cose così com’erano sono diminuite drasticamente e continuano a diminuire di giorno in giorno.

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