Al Teatro dei Piccoli sono in programma due giorni di spettacoli dedicati a giovani e giovanissimi.
L’opera premiata con il premio per la miglior drammaturgia con l’Eyes Wide Open 2019
Sabato 21 gennaio, ore 11: genitori e figli sono i protagonisti di “Valentina Vuole” spettacolo di narrazione e pupazzi portato in scena da Accademia Perduta Romagna Teatri e Progetto g.g., ma anche i capricci e le regole, i desideri e i sogni di libertà, l’importanza dell’ascoltare e del guardare negli occhi per trovare il coraggio di diventare grandi insieme. Una storia semplice di una bambina che ha tutto, ma è sempre arrabbiata, e dei grandi che sembrano non capire. Un racconto originale nato da un progetto laboratoriale più ampio in cui “abbiamo guardato il punto di vista dei bambini sul significato dell’essere pazienti e capricciosi, severi e giusti, per raccontare la libertà passando dal mondo delle regole”, raccontano in una nota le autrici ed interpreti Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti.
“Parallelamente”, continuano le due, “abbiamo lavorato anche con le mamme e i papà. Ne è venuta fuori una favola sul delicato rapporto tra grandi e piccoli, sul coraggio di andare, rompere le gabbie e imparare la libertà”. Parte integrante dello spettacolo i pupazzi di Ilaria Comisso, le scene di Donatello Galloni e le decorazioni di Emanuela Savi. Per le scuole dell’infanzia e primaria appuntamento venerdì 20 gennaio ore 9.30.
Il grande classico del teatro internazionale
Domenica 22 gennaio, alle ore 11, un’occasione imperdibile per far conoscere anche ai più piccoli (5+) un classico del teatro mondiale: “Sogno” da Shakespeare della compagnia Fontemaggiore di Perugia. “La messa in scena mette in evidenza soprattutto gli aspetti magici della commedia shakespeariana e la contraddittorietà di situazioni ed emozioni vissute dai protagonisti”, riferiscono in una nota gli interpreti Daniele Aureli, Enrico De Meo, Greta Oldoni e Valentina Renzulli, anche autori con Beatrice Ripoli che ha curato regia e la realizzazione delle maschere. “Il dubbio dei personaggi, sul quale spesso ci interroghiamo tutti noi, su cosa sia reale o cosa non lo sia, è affrontato in modo leggero e divertente. Per concludere che siamo noi, e noi soltanto, a poter scegliere cosa sia reale e cosa non lo sia nell’atto di creare la nostra identità di fronte al mondo”.
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