La situazione del 118 a Napoli è di totale emergenza. Se da un lato i medici in servizio per il primo soccorso diminuiscono, le aggressioni a infermieri e autisti aumentano.
118, diminuiscono i medici e aumentano le aggressioni
Dal primo febbraio i timori diventeranno realtà: per una ridistribuzione del personale medico, le ambulanze di Vomero e Pianura saranno demedicalizzate. La svolta non arriva da un giorno all’altro, ma è stata ponderata e attuata in seguito ad accurate riflessioni volte sempre a garantire il miglior servizio possibile alla cittadinanza. Con la drastica diminuzione dei medici in servizio nei presidi del 118 di Napoli – il responsabile della Centrale Operativa, Giuseppe Galano, ne conta 45 in meno solo negli ultimi due anni – si è optato per una soluzione alternativa. A partire in prima battuta saranno ambulanze prive di medico a bordo, con una seconda vettura medicalizzata pronta a intervenire nel caso in cui la prima ne segnalasse la necessità sul posto. Gli infermieri a bordo dei mezzi di primo intervento, inoltre, verranno ulteriormente formati per poter sopperire per quanto possibile all’assenza dei colleghi sanitari.
Diminuiscono i medici, aumentano le aggressioni
Le statistiche, purtroppo, lasciano poco margine di fraintendimento. Se da un lato il numero dei medici in servizio al 118 è in diminuzione, ad aumentare sono le aggressioni ai danni dei sanitari. L’ultimo caso registrato è stato segnalato dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate.
“La Postazione 118 Annunziata alle ore 16 [di ieri, NdR] viene allertata per Arresto Cardiocircolatorio in via Hemingway (Rione INCIS) a Ponticelli. Da premettere che sul posto è già presente la postazione di Piazza Nazionale che sta effettuando le manovre di Rianimazione cardiopolmonare. Dopo circa 18 minuti la postazione Annunziata è sul posto, l’equipaggio non riesce nemmeno a scendere dal mezzo e raggiungere l’equipaggio di Piazza Nazionale poiché viene investito da una valanga di improperi da parte della cognata della paziente che li stava attendendo in strada”, fanno sapere dall’associazione. “Oltre alle offese ci sono state minacce di denuncia ed intimidazioni a trasportare la congiunta in ospedale. Il medico della postazione, una volta ultimate le manovre e dopo aver constatato il decesso ha allertato la polizia ed ha provveduto a denunciare l’accaduto”.
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