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Verità e giustizia per Ugo Russo: il murales è ufficialmente illegale

verità e giustizia per ugo russo, al via il processo

Il ricorso è stato respinto, il murales dedicato al giovane dal comitato Verità e giustizia per Ugo Russo è illegale e sarà rimosso. Intanto, stamattina al tribunale di Napoli l’udienza preliminare per il suo omicidio.

Via il murales dedicato al giovane dal comitato Verità e giustizia per Ugo Russo

Sorge in piazza Parrocchiella, nei Quartieri Spagnoli di Napoli, il murales dedicato al giovane Ugo Russo, l’adolescente ucciso a colpi d’arma da fuoco nel corso di un tentativo di rapina avvenuto nella notte fra il 29 febbraio e il primo marzo 2020. Un duro colpo per la famiglia e per il comitato Verità e giustizia per Ugo Russo, che da allora hanno sempre gridato alla colpevolezza del carabiniere che aveva aperto il fuoco, e quel murales per loro era un simbolo di presenza.

La sentenza del consiglio di stato, però, è definitiva e inappellabile: il murales è abusivo e sarà rimosso. Dopo una lunga battaglia legale durata due anni tra il Comune e il comitato, la vicenda amministrativa è giunta a conclusione: la gigantografia di 36 metri quadrati deve essere rimossa così come aveva già stabilito il Tar di Napoli oltre un anno fa. Inoltre, il Comune può procedere a far applicare la sentenza e, nel caso il condominio non provvedesse in autonomia alla cancellazione, potrà anche occuparsene per poi chiedere al comitato il risarcimento delle spese.

Il commento del deputato Borrelli

“Questo murales deve essere subito rimosso dato che, oltre alle questioni edilizie, ha sempre rappresentato un omaggio alla delinquenza essendo diventato anche meta di pellegrinaggio da parte di famiglie mafiose e di camorristi”. Così ha accolto la notizia il deputato dell’Alleanze Sinistra-Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ricondividendo sui social alcune immagini di persone in presidio in strada in supporto della famiglia Russo.

“Ricordiamo, ad esempio, l’episodio che denunciammo nel giugno 2021 quando da Palermo arrivarono ai Quartieri Spagnoli amici e parenti di Emanuele Burgio, figlio del boss Filippo Burgio, rinchiuso nel carcere di Voghera per mafia ed estorsioni, ucciso in agguato nel quartiere Vucciria a Palermo, per fare visita ai familiari di Ugo Russo e rendere omaggio a un simbolo della delinquenza”, ha poi continuato Borrelli. “Intanto il prossimo aprile avrà luogo il processo contro il padre di Ugo Russo che più volte mi ha minacciato di morte. Spero che la giustizia faccia il suo corso. Intanto a Forcella sono ricomparse le scritte sui muri inneggianti a Luigi Caiafa: altro baby rapinatore”.

“Chiunque può sbagliare”, il padre di Ugo fuori al Tribunale questa mattina

Intanto questa mattina si è tenuta al Palazzo di Giustizia di Napoli l’udienza preliminare per il caso dell’omicidio di Ugo. All’esterno del tribunale, come annunciato, il presidio della famiglia Russo assieme ai membri del comitato Verità e giustizia per Ugo Russo. Ecco la testimonianza raccolta sul posto del padre del giovane, Enzo, che ancora una volta ha rimarcato il desiderio di volere esclusivamente giustizia invece che vendetta.

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