Dopo l’ennesimo weekend di pugni e coltellate tra giovanissimi a Napoli, in città si torna a discutere di emergenza criminalità e baby gang. Le preoccupazioni corrono da Palazzo San Giacomo alla sede della Regione, in via Santa Lucia. “Sicuramente ci vuole più controllo – ha dichiarato il sindaco Gaetano Manfredi – ma è anche un fenomeno sociale che richiede un impegno straordinario da parte del Governo nazionale e di tutte le nostre comunità: è un tema educativo fondamentale”.
Il sindaco: “Preoccupazione in tutte le grandi aree metropolitane
Per l’inquilino di Palazzo San Giacomo, “è una grande preoccupazione che non è solo di Napoli ma di tutte le grandi aree metropolitane”. Pertanto ha già avviato dei colloqui con il ministro dell’Interno e anche con i sindaci delle altre città. “Il fenomeno coinvolge ragazzi che hanno meno di 14 anni e che quindi non sono neanche punibili”, ha concluso.
Il governatore: “Da anni denunciamo la presenza di baby gang”
Per trovare lo stesso fenomeno non c’è bisogno di andare molto lontani, fino a Roma o a Milano. Basta inoltrarsi nella periferia napoletana e nell’entroterra della Campania. “Il problema criminalità è una grande emergenza nazionale, in tutte le aree urbane e anche a Napoli, dove abbiamo il fenomeno delle baby gang. Sono anni che denunciamo la presenza di baby gang, sui mezzi di trasporto, sui treni della Circumvesuviana, ma più in generale nei momenti della movida. Sono anni che registriamo fra l’altro ingressi il sabato sera o il venerdì sera al Cardarelli di bambini in coma etilico. Avremmo bisogno di politiche sociali, avremmo bisogno, e lo stiamo facendo come Regione Campania, di iniziative contro la dispersione scolastica, abbiamo il programma Scuola Viva”.
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