Morte sul lavoro: operaio schiacciato da trave di ferro

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Pubblicato il 13 Marzo 2023
alle 14:07
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Questa mattina i carabinieri della compagnia di Caivano sono intervenuti in via Spagnuolo nel comune di Frattaminore, in provincia di Napoli, dove un operaio ha perso la vita schiacciato da una trave di ferro nel corso di quello che sembrerebbe essere stato un incidente.

La tragedia in un’azienda di Frattaminore

Stamane, l’ennesima morte bianca si è verificata sul territorio della provincia di Napoli. A perdere la vita è stato Luigi Monti, un operaio di 52 anni in servizio presso un’azienda di infrastrutture e carpenteria metallica del comune di Frattaminore, con sede in via Spagnuolo. Si sarebbe trattato di una fatalità, stando ai primi accertamenti dei Carabinieri di Caivano, intervenuti sul posto dopo aver ricevuto la segnalazione dell’incidente. A quanto sembrerebbe, Monti avrebbe perso la vita mentre effettuava alcune saldature: il cedimento, istantaneo e imprevedibile, è avvenuto in un batter d’occhio e il 52enne, assorto nel portare a termine il suo lavoro, è rimasto schiacciato sotto una trave di ferro. I suoi colleghi, devastati, sono rimasti sul posto anche dopo l’arrivo degli uomini delle forze dell’ordine, dai quali sono stati ascoltati alla presenza del magistrato di turno.

Troppe le morti bianche, in Italia

Una vera e propria ecatombe, quella delle morti bianche, a detta del segretario generale della UIL Campania e Napoli, Giovanni Sgambati. “È necessario che il governo decida l’istituzione di una Procura speciale per gli infortuni sul lavoro”, secondo Sgambati, “perché non possiamo accettare che passino come incidenti degli omicidi. Bisogna che in questo Paese si riconosca l’omicidio colposo sul lavoro. Non bastano tutte le nostre attività di prevenzione, formazione e informazione con l’aumento degli ispettori. Bisogna iniziare ad avere un atteggiamento più definito per colpire chi non rispetta le regole sulla sicurezza. Noi non ci stancheremo mai di chiederlo, continueremo la nostra battaglia per zero morti sul lavoro. È una questione di civiltà”.