L’impalcatura è lì, ormai stabilmente da lunghi anni. Ad estraniare dal mondo circostante la Basilica di San Lorenzo in piazza San Gaetano a Napoli. E tutto intorno non mancano i cumoli di immondizia, raccolti il pù delle volte in ritardo.

La storia del complesso

La storia del complesso è maestosa, nel 1235, papa Gregorio IX notificò la concessione di una chiesa dedicata a San Lorenzo, da erigere in città. Dopo circa 35 anni Carlo I D’Angiò inizio a sovvenzionare la sua costruzione. Lo stile architettonico, una mescolanza di elementi gotici e barocchi. Una delle parti più interessanti del convento sono gli scavi archeologici di origine greco-romana nascosti nel sottosuolo. A soli due mettri sotto la superficie, è possibile viaggiare nel tempo e passeggiare tra i resti dell’antico mercato della città e tra alcune strutture risalenti al VI secolo a.C.

Il tormento degli ultimi 10 anni

Tornando ai nostri giorni è da almeno 10 anni che San Lorenzo maggiore è vittima di ponteggi e lamiere, per quello che avrebbe dovuto essere un degno rifacimento della facciata. Ma ad essere sott’occhio di residenti e turisti sono rimasti solo l’abbandono e il degrado.

Il finanziamento di 3 milioni di euro, volto a riportare almeno la facciata ai fasti di un tempo, era partito grazie all’Unesco. Il progetto non è mai decollato, neanche di un centimetro. Il nulla totale, i soldi sono infine tornati alla fonte e non c’è stato nulla da fare. Una situazione sconcertante vissuta anche da Padre Mimmo, che vive nel monastero collegato alla chiesa. A chi gli domanda notizie sulla sorte della basilica, padre Mimmo risponde di essersi abituato con sconforto al blocco perenne…

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