Una lite furiosa e dai contorni ancora fumosi, quella che ieri sera ha visto coinvolte quattro persone all’interno di un’abitazione dell’avellinese. I due presunti responsabili dei fatti sono accusati di tentato omicidio.

Prima lo scontro verbale, poi l’aggressione: l’accusa è di tentato omicidio

Siamo a Rotondi, comune irpino di meno di 4mila abitanti. Nell’abitazione dove si sta per consumare l’aggressione ci sono, assieme alle due vittime, G.L., e la sua compagna, C.E., entrambi 35enni della vicina Cervinara. Per cause ancora in fase di ricostruzione, le due vittime avrebbero accusato Luciano di aver messo a segno un furto. Quindi il diverbio che in qualche minuto si è trasformato in lite. Non è chiaro chi avrebbe iniziato la zuffa, ma apparentemente sarebbe stata la compagna del 35enne a impugnare un coltello da cucina e ferire i due uomini in casa con loro. Intervenuti sul posto, i Carabinieri hanno poi ritrovato il coltello insanguinato su un tavolo nell’abitazione: l’arma è stata sequestrata e sarà oggetto di esame da parte della scientifica.

Gli indagati, difesi dall’avvocato Teresa Meccariello, si sono consegnati spontaneamente ai Carabinieri di Cervinara: per loro sono immediatamente scattati gli arresti domiciliari, da convalidare tra domani e dopodomani. Il legale ha poi spiegato la versione dei fatti dei suoi assistiti, che motivano l’aggressione come un atto di legittima difesa. Sarebbero stati invitati da un familiare dei feriti proprio in merito al presunto furto che avrebbe visto come vittima proprio questa persona. I due presunti responsabili, una volta giunti sul posto, affermano di essere stati aggrediti e, dopo l’accoltellamento, essersi dati alla fuga. Le indagini dei militari faranno luce sull’esatta dinamica dei fatti.

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