Menzogne e violenza. Queste le caratteristiche degli ultimi mesi di relazione tra Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello. A una settimana dalla scomparsa della 29enne, incinta di 7 mesi, per il cui omicidio il compagno ha poi confessato, parla il parroco della donna: “Senza mezzi termini: è stato duplice omicidio“.

Don Salvatore Coviello: “E’ stato duplice omicidio”

A Sant’Antimo, sotto shock per la tragica morte di Giulia Tramontano, si attende la decisione definitiva della famiglia sulla data dei funerali, possibile solo dopo che sarà effettuata l’autopsia sul corpo della giovane. Intanto, don Salvatore Coviello, il parroco che ha battezzato Giulia e l’ha vista crescere, chiede alla comunità di pregare e di dimostrare la propria vicina ai genitori della 29enne, a suo fratello, a sua sorella e a tutti coloro che hanno conosciuto la donna, morta per mano del suo compagno, Alessandro Impagnatiello, a sua detta “stressato“.

Nei prossimi giorni, quando i parenti stretti della giovane torneranno dalla Lombardia, sarà anche organizzata una manifestazione di solidarietà: la data è quella di mercoledì 7 giugno. Don Salvatore, in ogni caso, non sembrerebbe avere dubbi: “La legge non lo riconosce, ma diciamolo senza mezzi termini: questo è un duplice omicidio. Quello di Giulia e del suo bambino, Thiago, di una vita che esisteva e che è stata stroncata insieme con la madre”.

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