Sarebbe stata la gelosia il presunto motivo che avrebbe fatto scattare la lite in piazza Carlo III, la notte scorsa. Un’occhiata di troppo, forse qualche parola rivolta a una coetanea. Vittima dell’assalto all’arma bianca, un 14enne. La lama sarebbe spuntata all’improvviso, mentre la lite era già in corso. La vittima sarebbe stata fortunatamente ferita superficialmente all’altezza dei glutei. Secondo i medici che lo hanno medicato, il tutto sarebbe guaribile entro una decina di giorni. Accertamenti in corso sul caso del giovane accoltellato da parte della Polizia. Gli agenti stanno passando al vaglio i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per risalire ai colpevoli dell’aggressione. Intanto nella stessa serata, un altro minorenne è stato medicato per contusioni al volto. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti: potrebbe essere stato lui a impugnare il coltello che ha ferito il 14enne in piazza Carlo III

La reazione del consigliere regionale

“Non si ferma l’escalation di violenza che si sta registrando a Napoli, dove nelle scorse ore si è verificato l’accoltellamento di un altro minore. Sul fronte degli interventi da mettere in campo contro il fenomeno della devianza giovanile e delle baby gang, la linea della Lega, quella della tolleranza zero, è chiara da sempre. E nei giorni scorsi, il Consiglio dei Ministri ha approvato le proposte fortemente volute dal vicepremier Matteo Salvini che prevedono, tra gli altri, interventi già sui ragazzi dai 12 ai 14 anni, con ammonimento e sanzione ai genitori; Daspo dai 14 anni in su; pesanti sanzioni per chi non osserva l’obbligo scolastico”.

Così si è espresso stamane, alla notizia dell’aggressione in piazza Carlo III, il consigliere regionale della Lega, Severino Nappi. “Inoltre”, prosegue Nappi, “dai 14 anni in su, se si tratta di un minore condannato, si potrà scegliere di svolgere lavori socialmente utili subito, altrimenti si andrà a processo senza sconti. Ci aspettiamo adesso che anche il Comune di Napoli faccia finalmente la sua parte, per impedire che altro sangue venga versato, e che si agisca con efficacia anche a livello locale, per provare a mettere fine alla barbarie di un manipolo di balordi che, come l’omicidio di Giogiò drammaticamente testimonia, sta ferendo a morte la stragrande parte sana della città”.

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