L’Europa offre alle nuove generazioni delle grandi opportunità, attraverso gli strumenti forniti dalle politiche di Coesione sociale. Il Next Generation Eu è uno di questi e mira a ridurre diseguaglianze territoriali, generazionali e di genere. Grazie a questi strumenti possiamo finalmente appianare le disequità ataviche tra il Nord e il Sud del Paese e mettere fine alla fuga dei giovani dal Mezzogiorno d’Italia. Le nuove generazioni devono sapere che ci sono queste opportunità e le devono pretendere dalle istituzioni nazionali che ne dispongono l’erogazione”. Così l’europarlamentare del Gruppo Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini, nell’aprire la convention, da lui organizzata, dal titolo “Should I stay or should I go? Quale futuro per i giovani del Meridione d’Europa?”, tenutasi nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles.
Alla covention anche lo scrittore Pino Aprile
Ai lavori hanno preso parte Pino Aprile, giornalista e scrittore, nonché fondatore del Movimento Equità Territoriale; Valentina Servera Clavell, presidente dei Giovani EFA; Elisa Chieregato e Paolo Rizzo, direzione generale Direzione Generale Lavoro Affari Sociali e Inclusione della Commissione Europea. Al convegno sono intervenuti oltre 70 tra studenti e giovani referenti del mondo delle associazioni e delle imprese, provenienti da ogni regione del Mezzogiorno d’Italia. “L’emigrazione massiva dei giovani dal Mezzogiorno d’Italia – ha sottolineato Pino Aprile – è frutto di quella stortura chiamata questione meridionale. Un divario infrastrutturale e sociale fra due aree dello stesso Paese a sostegno di un’economia razzista e squilibrata, che può essere corretta soltanto con l’impegno politico del Paese che ha creato tutto questo. Le tante iniziative in atto, che vedono protagonisti soprattutto le nuove generazioni, devono mirare a questo”.
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