Alle 19.08 un forte boato e poi una forte scossa ha gettato nel panico la città di Napoli e provincia. 3 gradi la magnitudine con epicentro nel comune di Pollena Trocchia. Non c’entrano i campi flegrei questa volta. È il Vesuvio a far sentire la sua presenza. Per fortuna non si sono registrati danni a cose o persone, ma il tam tam sui social è scattato immediato. La scossa è stata lunga, per questo particolarmente avvertita dalla popolazione: venti secondi di potenza massima, poi il movimento s’è lentamente dissipato per altri 40 secondi che, però, la popolazione non ha più avvertito. Sono bastati quei venti secondi, però, per far scoppiare il panico in un’ampia area della città: la scossa s’è sentita dai paesi vesuviani fino al Centro Storico di Napoli. In pochi hanno scelto di scendere per strada, anche perché nessuna abitazione ha mostrato immediati segnali di cedimento.

Tutti, però, hanno lanciato l’allarme via social e hanno preso d’assalto le fonti d’informazione più accreditate per avere notizie certe sull’evento sismico. Il Comune ha tenuto sotto stretto controllo l’evolversi degli eventi e c’è stata particolare attenzione proprio alla zona di Ponticelli per verificare che non ci fosse nessun allarme in corso. La Protezione Civile s’è tenuta pronta a intervenire, anche se non ce n’è stato bisogno. Tra una settimana, lunedì prossimo, cade l’ottantesimo anniversario dall’ultima eruzione del vulcano di Napoli, ci sono eventi organizzati per celebrare la data. Il Vesuvio, però, non è tranquillo, e proprio nel corso di questo mese ha già mostrato segnali di movimento puntualmente registrati dall’Osservatorio Vesuviano. Sabato scorso l’ultimo segnale prima di quello forte di ieri: alle 18,29 un sisma di magnitudo 1.4.

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