La linea 6 della metropolitana di Napoli apre a fine luglio, la Regione per ora ha stanziato 3 milioni per la gestione, cifra da aggiungere ai 2 milioni già messi in campo dal comune e inseriti nell’ultimo bilancio. 5 milioni di euro totali che in ogni caso basterebbero solo per 5 o 6 mesi.
In realtà a rischiare lo slittamento, secondo le ultime indiscrezioni è lo stesso start della linea visto che si sta facendo una corsa contro il tempo legata al collaudo dei vecchi treni di Italia ’90.
Dei 6 trenini disponibili, l’ipotesi è rimetterne sui binari 5. Al momento, però, si è ancora nella fase dei collaudi. I treni utilizzati sulla linea fino alla sua chiusura nel 2013, infatti, in questi anni sono rimasti fermi e si sono usurati. Se i collaudi ai convogli dovessero concludersi in modo positivo con il check definitivo del team di tecnici a lavoro sulla linea 6. Sarà poi necessario – in collaborazione tra Comune, Anm e Regione Campania – valutare le risorse necessarie per il funzionamento a regime dal 2025.Si tratta di linea strategica che collega piazza Municipio – nodo di interscambio – a Chiaia e Fuorigrotta. Lo sanno bene il comune, la regione, e la partecipata del comune ANM.
E proprio quest’ultima si trova ancora una volta di fronte al nodo personale. Per tenere a pieno regime la linea 6 della metropolitana urgono rinforzi, figure specialistiche come macchinisti, capostazione, manutentori di sistemi elettrici e informatici. Figure professionali aggiuntive, rispetto all’organico attuale, che allo stato dei fatti non esistono.
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