Una ‘tabula’ su cui per secoli i napoletani hanno ‘scritto e riscritto’ nel corso di quasi tre millenni. Una città ricca di segni e di memorie, che ogni giorno è ancora sotto i nostri occhi e i nostri piedi, da interpretare nella sua complessità, quasi come un foglio di Leonardo.
È questa la Napoli che il libro “Forma Urbis Neapolis. Genesi e permanenza del disegno della città greca” scritto a sei mani da Alfredo Buccaro, Alfonso Mele e Teresa Tauro, porta alla luce.
Il volume è stato pubblicato con il contributo della Regione Campania per la promozione della qualità dell’architettura. Tra le tappe di presentazione quella del maschio angioino, nella sala Galasso della sede di Società Napoletana di Storia Patria. “Un libro che mette insieme il sapere di diversi professionisti per indagare una struttura complessa come quella della città di Napoli.” Questo il commento di Renato De Lorenzo, presidente società napoletana di storia patria.
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