Sarebbe stata individuata ed è in fase di recupero e di sequestro l’imbarcazione ritenuta responsabile del grave incidente costato la vita a Cristina Frazzica, 31 anni deceduta dopo essere stata investita nel pomeriggio di domenica scorsa mentre era su un kayak, intorno alle 17.30, insieme con l’amico avvocato Vincenzo Leone nelle acque di Posillipo, a Napoli.
Le immagini dei sistemi di videosorveglianza della residenza presidenziale Villa Rosebery, benché non chiarissime, hanno aiutato gli inquirenti (le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone) a ricostruire la dinamica dell’accaduto.
Elementi preziosi sui quali hanno lavorato gli investigatori della polizia giudiziaria e della Procura di Napoli, che ormai ininterrottamente da qualche ora monitorano gli approdi portuali più vicini al luogo dell’incidente, in particolare a Napoli. Chi guidava l’imbarcazione rischia ora l’imputazione per omicidio colposo e omissione di soccorso: dopo aver investito il kayak, infatti, l’unità da diporto si era immediatamente dileguata.
Nelle prossime ore, intanto, si conoscerà l’esito dell’autopsia disposto sul corpo della vittima mentre la canoa, integra benché segnata dall’impatto, sarà sottoposta a una perizia.Intanto il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunito nella prefettura di Napoli, ha esaminato “varie opzioni che dobbiamo mettere sul campo per prevenire tragedie come questa”, come evidenzia il prefetto Michele Di Bari, incontrando i giornalisti al termine del vertice con le forze dell’ordine.
