La stazione Eav di Porta Nolana, capolinea della Circumvesuviana di Napoli, è stata ufficialmente riconsegnata alla cittadinanza dopo i lavori di riqualificazione che l’hanno interessata per diverso tempo. Sul posto, insieme con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, anche il CEO di Stadler Valencia Inigo Parra. Sui lavori alla Circum, però, restano critiche comitati e associazioni dei pendolari, che sottolineano come non ci sia nulla da festeggiare.
Le critiche delle associazioni alla Circum
Enzo Ciniglio (portavoce del comitato “No al taglio dei treni della Circumvesuviana”), Salvatore Ferraro (comitato “Circumvesuviana-Eav”), Marcello Fabbrocini (comitato Cifariello Ets), Maria Teresa Imparato (presidente di Legambiente Campania), Giovanni Berritto (presidente Federconsumatori Campania) e Salvatore Alaia (comitato E(a)vitiamolo di Sperone) in una nota parlano del taglio del nastro alla nuova stazione, riferendo che “per i pendolari vesuviani questo è solo un altro taglio che si aggiunge ai tanti negli anni di questa gestione. Tagli di corse, di treni, di stazioni presenziate”.
“Oggi si apre una stazione – prosegue il comunicato – e tra una settimana si chiudono due linee per lavori programmati da tempo, che potevano essere eseguiti di notte, senza limitare la mobilità. Eav ha deciso la chiusura totale della Napoli-Baiano e della Napoli-San Giorgio per circa tre mesi, attuando una scelta discriminatoria, o meglio ‘differenziata’. Gli stessi lavori sulla linea di Sorrento sono programmati di notte, su altre linee sono stati eseguiti con chiusure intervallate nei weekend: per l’area nolana e ad est di Napoli si è scelto la chiusura totale”.
La nota e la diffida all’EAV
“Del corposo programma di servizio sostitutivo tanto sbandierato – spiegano ancora i rappresentanti di comitati e associazioni – restano le carenze evidenziate circa un mese fa. Non è garantita la mobilità tra i comuni della linea, non viene rispettata la normativa che obbliga di fornire con i servizi sostitutivi, la stessa qualità, modalità, tempi e percorso della tratta soppressa”.
Per questo motivo gli autori della nota diffidano “Eav a proseguire in questa scelta e chiediamo alla Regione di obbligare la concessionaria al rispetto delle norme in materia di trasporto pubblico locale e di non attuare scelte ‘differenziate’ nell’erogazione del servizio pubblico. Non si possono sacrificare i diritti di centinaia di migliaia di cittadini campani, spendere delle risorse aggiuntive, solo per recuperare qualche treno e un po’ di personale da dirottare sulla linea di Sorrento. Un palliativo, un pannicello caldo per nascondere una carenza di treni che negli anni si è acuita per scelte gestionali poco attente, che hanno visto i pendolari vesuviani privati di dodici treni da revampizzare e attendere un tempo infinito la consegna dei treni nuovi, non il modellino in scala presentato oggi”.
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