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Tribunale Napoli, in cinque a processo per bancarotta e false fatture

Per la bancarotta fraudolenta della Alimentar Cerealegumi srl il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Napoli, la dott.ssa Mariangela Guida, ha rinviato a giudizio Sonia D’Agostino 46 anni di Castelfranco Emilia socia della Alimentar, Vincenzo Scuotto 49 anni Alfonso Scuotto 75 anni entrambi di Capodrise, rispettivamente amministratore di fatto e di diritto della società, Enzo Fabozzo 42 anni di Aversa, ma residente a Castel Volturno legale rappresentante e Mario Riccio 46 anni di Sant’ Antimo, che avrebbe svolto il ruolo di prestanome di Fabozzo.

I dettagli: le accuse per gli imputati

Secondo l’accusa, Alfonso e Vincenzo Scuotto, amministratori di fatto della Alimentar Cerealegumi, Sonia D’Agostino, Mario Riccio, ritenuto un prestanome, ed Enzo Fabozzo, legale rappresentante, avrebbero occultato dalla massa fallimentare risorse destinate a creditori e all’erario, per complessivi 2 milioni di euro, avviando ulteriori attività che avevano, di fatto, la stessa sede operativa, gli stessi beni strumentali e persino gli stessi dipendenti della società fallita. 

Tra le accuse mosse dalla procura anche l’emissione di false fatture e la malversazione di circa 400mila euro di fondi garantiti dal vincolo di destinazione, ottenuti da Intesa Sanpaolo, che poi non sarebbero stati destinati alle finalità previste. 

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