Alessio Bossis, il ragazzo ucciso ieri sera nel parcheggio del centro commerciale La Piazza di Volla, per la legge era un sorvegliato speciale. Nel 2019 il rampollo della famiglia De Luca-Bossa-Minichini, ad appena 18 anni, è stato inserito dalla Direzione Distrettuale Antimafia tra gli attenzionati perchè stava cercando di creare un nuovo clan nella zona orientale della città.
Il primo arresto nel 2020, a 19 anni
Alessio Bossis viene arrestato per una sparatoria che si consumò nel salotto buono della città, a Piazza Trieste e Trento. Un atto criminoso sotto la Prefettura di Napoli contro due ragazzi dei Quartieri Spagnoli. Si trattò di una vendetta per questioni tra baby gang. Con lui in quell’agguato anche Carmine Pecoraro. Un episodio efferato, che provocò scalpore per i colpi esplosi ad altezza d’uomo, in una zona ad alta concentrazione di passanti, per altro tra le più battute dal turismo internazionale.Per quel reato, in primo grado, il ragazzo fu condannato a 8 anni di carcere. La condanna, però, viene cancellata in Cassazione. Tutti gli atti sono da rivedere e si torna in tribunale, questa volta a Napoli, per un nuovo processo.
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