Al via lo sgombero del palazzo in via Cisterna dell’Olio 8/10 di proprietà del comune di Napoli, immobile dove visse San Giuseppe Moscati. Lo sgombero arriva sulla base delle valutazioni tecniche che hanno confermato l’incompatibilità della presenza di persone con le condizioni dell’edificio dove vivono otto nuclei familiari.
La vicenda va avanti da cinque anni, da quando proprio il solaio dell’appartamento del medico santo cadde facendo scattare l’allarme sull’agibilità e stabilità del palazzo. Infatti già nel 2018 il Comune aveva notificato ai residenti la necessità di abbandonare lo stabile. I cittadini in quella occasione presentarono una perizia dove si documentava che non c’era nessun pericolo di stabilità. Due anni fa, nel mese di febbraio, lo stesso intervento, infatti, fu fermato dagli avvocati dei familiari che presentarono ai comunali i ricorsi fatti in tribunale.
Ma adesso, dove andranno le famiglie costrette a lasciare la loro abitazione? Sono previsti dei sostegni?
Il Comune potrà concedere a coloro che presentano condizioni di vulnerabilità un contributo straordinario di 5mila euro. Oppure le famiglie sgomberate potranno accedere ad un contributo per la stipula di un nuovo contratto di locazione per 3 anni, pari al 50% del canone di locazione, per un importo massimo di 3mila euro all’anno, a valere sull’apposito Fondo regionale.
Operazioni andate avanti senza problemi
Questa mattina all’alba in via Cisterna dell’Olio si sono presentati gli uomini del comune di Napoli scortati da Polizia di Stato e Guardia di Finanza. Forze dell’Ordine che non sono dovute intervenire visto che la gran parte dei residenti hanno lasciato lo storico palazzo già da qualche mese. C’è chi ha terminato il trasloco proprio nelle ultime ore per evitare di perdere anche gli oggetti oltre che le quattro mura.
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