Era la notte tra venerdì 25 e sabato 26 novembre del 2022 quando, a causa di un vertiginoso peggioramento delle condizioni meteo, il panico ha invaso l’isola di Ischia. Fiumi d’acqua in strada, una marea di fango e detriti venuti giù dalla montagna trasportava tutto quello che incontrava verso il mare, la paura di finire trascinati via dalla forza della natura ha spezzato l’animo di tantissimi, quella notte. A due anni di distanza da quelle ore buie, oggi Ischia ricorda le 12 vittime dell’alluvione.
Famiglie cancellate, vite spezzate e tantissimi danni, psicologici e materiali. A due anni di distanza, ci sono ancora più di 300 persone sfollate, per le conseguenze dell’alluvione. Poco meno di un quinto dei 1500 dei primi giorni, eppure un numero molto alto. La ricostruzione dell’Isola e la sua messa in sicurezza dal ripetersi di tragedie come quella di Casamicciola sono ancora in corso. 138 i milioni di euro previsti per ulteriori interventi strutturali di neutralizzazione del rischio, con altri 177 stimati per una definitiva messa in sicurezza dell’isola.
Alla cerimonia di commemorazione solenne dei fatti di due anni fa, tante le cariche e le rappresentanze istituzionali previste in arrivo a Ischia. Ad aver accettato la partecipazione, il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, il capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio e il commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini. Dopo il momento di ricordo, la consegna di encomi e ringraziamenti a forze dell’ordine, volontari e associazioni che hanno prestato soccorsi e assistenza dopo la frana.
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