Ancora un nulla di fatto per il caso di Angela Celentano, la bambina di 3 anni scomparsa il 10 agosto 1996 sul Monte Faito. L’ultimo test del dna effettuato non ha dato esito positivo: non è lei in Sudamerica, dunque.
Il risultato del test reso noto dall’avvocato di famiglia
I test del dna effettuati sulla ragazza americana che, secondo alcuni, poteva essere Angela Celentano, hanno dato esito negativo. Non è in Sudamerica, dunque, la bambina di 3 anni scomparsa mentre era in gita con la famiglia sul Monte Faito quel tragico 10 agosto di ormai 26 anni fa. “Non smettiamo di sperare” è stato il triste commento dei genitori di Angela.
“La comparazione tra il dna dei signori Celentano e quello della giovane donna attenzionata purtroppo non vi è corrispondenza genetica“, fa sapere Luigi Ferrandino, l’avvocato della famiglia Celentano. Il legale coordina una squadra di consulenti composta dall’avvocato Enrica Visconti, dal generale Luciano Garofano e dal social team della “Manisco World”, presieduto da Virginia Adamo, ed è con il loro aiuto che porta avanti l’ardua battaglia dei genitori di Angela.
Le parole della famiglia della piccola scomparsa
“Continueremo nelle nostre ricerche e qualunque altra segnalazione meritevole di approfondimento verrà percorsa”, ha dichiarato dopo l’annuncio dell’esito negativo del test il padre di Angela, Catello Celentano, che, con la moglie Maria e le figlie Rossana e Naomi, ringrazia “quanti hanno contribuito nelle segnalazioni. Noi non smettiamo di sperare di poter riabbracciare la nostra amata figlia. Per il momento riteniamo di rimanere in silenzio e chiediamo rispetto“.
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