Continua il dibattito pubblico sul tema del proliferare sempre più diffuso e massiccio delle armi tra i giovani e i giovanissimi. Dopo i casi di cronaca che lo scorso anno hanno riportato il tema all’attenzione pubblica, con le morti di Francesco Pio Maimone in primavera e di Giovanbattista Cutolo in estate per mano di due giovani armati, l’argomento continua a scottare. Risale a questa mattina la notizia del fermo, da parte dei Carabinieri di due minorenni sorpresi in possesso di armi mentre si aggiravano in piazza Sant’Eframo Vecchio. I ragazzini hanno rispettivamente 13 e 17 anni, entrambi impugnano dei coltelli. I militari, dopo averli fermati, li hanno riaffidati alla custodia delle rispettive famiglie. Intanto questa stessa mattina il ministro Piantedosi si è recato a Forcella, altra zona centralissima della città, prendendo parte a un convegno organizzato alla biblioteca “Annalisa Durante” dalla Fondazione Polis campana.

“Tanti ragazzi esercitano ancora la cultura dell’arroganza, girando con le armi”, ha iniziato a dire il responsabile del Viminale, per poi invitare a una riflessione. “Il tema delle armi è molto complicato. Non dobbiamo fare confusione. L’Italia non è affatto un paese dove ci sia una circolazione legale di armi particolarmente estesa. Il problema sono le armi purtroppo detenute in maniera illegale. Noi abbiamo cominciato a fare qualcosa di molto importante qui a Napoli, servizi con perquisizioni nelle case in quartieri molto complicati dove si tendeva a dire che fosse complicato fare questo. Quindi adesso i tecnici della sicurezza della città sapranno in qualche modo fare qualche riflessione, in raccordo pure con la magistratura, per vedere come andare a reprimere questo fenomeno che, condivido, è molto importante”.

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