Un altro duro colpo alla criminalità organizzata. Pochi giorni dopo l’arresto a Dubai del 46enne Raffaele Imperiale, narcotrafficante e latitante dal 2016, è stato catturato , Raffaele Mauriello, 32 anni, considerato tra i latitanti di massima pericolosità dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale. L’arresto è avvenuto il 14 agosto, ma è stato reso noto soltanto undici giorni dopo. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli e condotte dal Gico e dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli, con il supporto del Servizio Centrale della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.
Tre i provvedimenti cautelari nei confronti di Mauriello, emessi su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, per omicidio, associazione di tipo mafioso e finalizzata al traffico di stupefacenti. Mauriello, latitante da settembre 2018, dovrà rispondere di tre episodi maturati durante la cosiddetta “terza faida di Scampia”: il duplice omicidio di Andrea Castello e Antonio Ruggiero, entrambi avvenuti a Casandrino nel 2014, nonché di quello di Fabio Cafasso, ucciso nel 2011 proprio nel quartiere delle Vele. Secondo gli inquirenti, Mauriello è ritenuto vicino al clan “Amato-Pagano” e per questo ha curato l’importazione e la distribuzione di ingenti quantità di cocaina, assieme a Imperiale, noto anche per aver acquistato due quadri di Van Gogh rubati al museo di Amsterdam, arrestato ai primi di agosto a Dubai dove viveva sotto il falso nome di Antonio Rocco.
