La prima di Mazzarri, al suo ritorno in azzurro, è andata come i tifosi si sognavano. Atalanta Napoli 1-2, è stato un match a due facce con i partenopei incisivi nella prima parte, mai troppo in difficoltà per il pressing dei bergamaschi, in difficoltà quando la squadra di Gasperini subito il gol ha guadagnato metri e possesso palla. Sul finale le sostituzioni danno ragione al tecnico. 3 punti e la corsa verso l’alto è ricominciata.
Primo tempo
La prima formazione mandata in campo da Walter Mazzarri non è per nulla differente da quelle viste in queste mesi. Il tecnico rispetta il modulo che ha portato il terzo scudetto a Napoli, il 4-3-3. Bene Gollini sulle iniziative dei neroazzurri, meno bene dall’altro lato Raspadori, un po’ fuori dai giochi. La partita cambia tutta nell’ultimo quarto d’ora. Il Napoli passa in vantaggio con una rete di Rrahmani di testa, giusto il tempo di finire i festeggiamenti e l’arbitro annulla dopo la segnalazione del Var. Passano 5 minuti, è il 39esimo, quando Olivera cade al suolo. E’ subito chiaro che si tratta di un infortunio grave. L’esterno lascia il campo, entra Juan Jesus. Pochi attimi e Kvara mette dentro la porta con la testa la palla dello 0-1.
Secondo tempo
L’Atalanta è indemoniata nel recupero palla. Il pressing è asfissiante e la partita cambia. Dalla destra Hateboer pennella un cross morbidissimo sul quale interviene Lookman che realizza il pareggio. Per 20 minuti Gollini risponde presente agli avversari in ogni occasione, fatta eccezione per la botta di Pasalic da centro area. Ma anche in questo caso c’è un fuorigioco che interrompe i festeggiamenti. Mazzarri manda dentro Elmas e Osimhen. Sono proprio loro due i protagonisti del gol dell’1-2. Errore di Carnesecchi nel rinvio. Osimhen si avventa sul pallone, lo passa a Elmas che da 10 metri solo davanti al portiere realizza l’ennesimo suo gol a Bergamo.
