“Scendiamo in piazza contro la guerra, contro l’escalation militare globale, il riarmo generalizzato, il genocidio del popolo palestinese”. Comincia così la nota diffusa da attiviste e attivisti di Napoli riuniti in una rete contro il G7 della Difesa, in programma per questo fine settimana a Palazzo Reale. “Sabato 19 ottobre”, prosegue la nota, “partiremo in corteo alle 15:00 da piazza Garibaldi. Crediamo che il fatto che sia la prima volta che si tiene il summit dei G7 della Difesa ci racconti la piega guerrafondaia a cui il mondo sta andando incontro”. Una piega avallata da tutte le grandi potenze, accusano le reti partenopee, in questo modo complici.
Una protesta, quella delle reti partenopee, non solo contro il G7 ma anche contro quella che definiscono” “Partiamo in corteo contro “la guerra interna che il governo Meloni sta facendo al diritto di parola e a chi lo pratica”. Nello specifico: il ddl 1660, che nella nota è definito “inquietante”. “Partiamo in corteo inoltre per un futuro degno”, continua la nota. “Quanti soldi sarebbero potuti essere investiti in welfare, diritti, transizione ecologica piuttosto che in barbari conflitti?”.
Artisti e attivisti contro il G7 della Difesa
A sostegno di attiviste e attivisti, in questo corteo di protesta, anche molti artisti partenopei e non solo. Tra i tanti, i 99 Posse, insieme con Simona Boo, Jovine e Dario Sansone. L’appuntamento delle reti napoletane che naturalmente si schierano “apertamente contro il genocidio del popolo palestinese, contro le criminali aggressioni al Libano e contro il progetto coloniale e le politiche di apartheid israeliane, ancora più fortemente dopo le immagini agghiaccianti dei civili bruciati vivi al campo profughi adiacente l’ospedale Al Aqsa nel centro di Gaza”, è quinti per sabato 19 ottobre alle 15:00 a piazza Garibaldi per un corteo che nei temi e nelle parole “si opporrà ad ogni genocidio ed ogni criminale guerra o conflitto”.
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