Una colonna di fumo, nel primo pomeriggio di ieri, segnalava anche a distanza l’incidente sulla Tangenziale di Napoli. A bordo dell’auto esplosa viaggiavano due persone: un 25enne e una 66enne – lui uno studente, lei una ricercatrice dell’Istituto Motori del CNR.
Ecco come stanno i passeggeri dell’auto esplosa ieri in Tangenziale
Sono entrambi in prognosi riservata i due che, ieri pomeriggio, intorno alle 15, si trovavano a bordo dell’auto esplosa mentre viaggiava lungo la Tangenziale di Napoli. La vettura – una Volkswagen Polo elettrica – aveva da poco superato lo svincolo del Centro Direzionale, in direzione Pozzuoli, e stava proseguendo su un cavalcavia quando, improvvisamente, è avvenuta la deflagrazione. Secondo alcuni testimoni, non ci sarebbero stati incidenti né tamponamenti. Dopo lo scoppio, l’incendio. L’esplosione ha sbalzato il 25enne alla guida fuori dal parabrezza, che è ruzzolato in strada riportando diverse ferite. Peggio è andata, però, all’altra persona in auto, la ricercatrice 66enne del CNR: lei infatti non è riuscita a uscire dalla vettura, nemmeno quando si è scatenato l’inferno.
I due, soccorsi dai vigili del fuoco che hanno prontamente domato le fiamme e dai sanitari del 118, sono stati trasportati d’urgenza al vicino ospedale Cardarelli. Lì sono ancora ricoverati in gravissime condizioni. L’uomo ha riportato ferite importanti, mentre la donna, completamente avvolta dalle fiamme per diverso tempo, ha ustioni sull’80% del corpo. All’interno dell’auto sono state trovate due bombole delle quali, al momento, non è possibile stabilire quale fosse il contenuto. La prima ipotesi vedrebbe queste ultime come bombole di ossigeno, anche se sarebbe inconsueto per due ricercatori non appartenenti al settore medico. In ogni caso, entrambi sono persone esperte, quindi non è chiaro il motivo per cui avessero a bordo del veicolo quelle bombole.
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