All’alba i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura di custodia cautelare emessa, dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti di 16 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione continuata ed in concorso e detenzione illegale di armi comuni da sparo. Gli uomini arrestati apparterrebbero al clan D’Alessandro operante a Castellammare di Stabia e nelle aree della penisola e dei monti lattari.
Gli inquirenti hanno documentato diverse estorsioni da parte degli uomini del clan D’Alessandro. Antonio Lobgobardi alias “Ciccillo” e Carmine Barba, sarebbero stati identificati come i custodi dell’arsenale del clan nascosto in vari punti dell’area stabiese. Fermato anche un imprenditore edile, pronto a soddisfare gli interessi del clan attraverso interventi in appalti pubblici e segnalazioni di imprenditori da avvicinare per l’imposizione del racket. I ricavi delle estorsioni venivano reinvestiti nel giro dell’usura. Sequestrati anche autoveicoli e beni immobili per un valore complessivo di 6 milioni di euro