Questa mattina un autobus privato, dopo aver sfondato il cancello d’ingresso della sede del Comune di Pozzuoli, in Via Tito Livio, è stato dato alle fiamme e lasciato bruciare nel costrile della sede istituzionale. A compiere il gesto, un soggetto ignoto, che poi si è dileguato. “Quello che è accaduto è gravissimo”, ha commentato con una nota il primo cittadino puteolano, Gigi Manzoni.
Bus in fiamme davanti al Comune di Pozzuoli
“È un vile e violentissimo attacco contro le istituzioni e contro l’intera città“, ha continuato il sindaco Manzoni. “Attendiamo l’esito delle indagini già iniziate, con piena e totale fiducia nell’operato delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, ma chiunque sia il responsabile e qualunque sia la motivazione, deve essere chiaro che questa amministrazione e questa comunità non cederanno mai al ricatto della violenza. Preserveremo in tutte le sedi la sicurezza della nostra comunità, mettendo in atto tutte le azioni di nostra competenza, a partire dalla regolare denuncia che sporgeremo in mattinata, e saremo sempre, a testa alta, dalla parte della legalità e della trasparenza. Non arretreremo di un millimetro nella lotta alla criminalità e sono certo che i Puteolani, tutti i Puteolani, sono con noi in questa battaglia. Per Pozzuoli, insieme”.
Le parole di solidarietà dall’ANCI
“È un atto di una gravità inaudita e non posso che esprimere a nome mio personale, del Direttivo regionale e di tutta Anci Campania la solidarietà e la vicinanza al sindaco Gigi Manzoni e ai cittadini della città di Pozzuoli”. Così, in una nota, Carlo Marino, sindaco di Caserta e presidente di Anci Campania. “Ancora una volta episodi inquietanti e torbidi prendono di mira le istituzioni comunali e i suoi rappresentanti. Chiediamo perciò alle forze dell’ordine di fare immediata luce sul minaccioso episodio, di punire i colpevoli, garantendo sicurezza ai rappresentanti comunali e alla laboriosa città di Pozzuoli. Al sindaco Manzoni voglio assicurare tutto il sostegno di Anci Campania: nella lotta all’illegalità non arretreremo di un millimetro“.
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