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Campania, ipotesi voto metà novembre: le ultime notizie

sede regione campania napoli

Nessuna data ufficiale per le elezioni regionali in Campania, e nessuna per il congresso regionale del Partito Democratico. Due binari che viaggiano ormai nel caos: se per le urne si dovrà decidere entro la seconda metà di settembre, sul fronte interno al Pd regna uno stallo preoccupante.

Il partito, in particolare la corrente vicina al governatore Vincenzo De Luca, è bloccato. «Siamo fermi, anche la Schlein è sparita…», si sfogano i deluchiani. Il nodo? L’investitura di Piero De Luca alla guida del Pd campano – mossa che doveva sancire l’intesa con l’area Schlein per lanciare la candidatura di Roberto Fico alla presidenza della Regione – è congelata. E il tempo stringe.

Il rischio è concreto: non riuscire a votare il nuovo segretario regionale prima del decreto che fisserà la data delle elezioni. Decreto che dovrà essere firmato almeno 60 giorni prima del voto: quindi entro il 23 settembre se si voterà il 23 e 24 novembre, oppure entro il 16 settembre in caso di elezioni il 16 e 17 novembre. Quest’ultima ipotesi sarebbe preferita per evitare sovrapposizioni con l’anniversario del terremoto dell’Irpinia, il 23 novembre. Intanto, nel Pd si accende anche la polemica interna: «Sarebbe un’anomalia grave fare il congresso proprio all’apertura della campagna elettorale», avverte un esponente vicino al governatore. Una situazione considerata senza precedenti.

Eppure tutto sembrava pronto. Il congresso doveva partire a inizio agosto, con una bozza di regolamento già predisposta. La segretaria Elly Schlein aveva dato indicazioni chiare: «Si va avanti con De Luca, non ci sono alternative, Fico è il candidato». Un messaggio rivolto anche ai suoi alleati più critici, come Marco Sarracino e Sandro Ruotolo, mentre l’area Franceschini e buona parte degli ex Articolo Uno avevano ormai accettato l’accordo.

Ma poi tutto si è arenato. Si riparte con le discussioni lunedì prossimo, così come nel centrodestra che conosce un’unica certezza. La decisione finale sul candidato del centrodestra in Campania sarà presa dai leader nazionali. Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi avranno l’ultima parola su chi guiderà la coalizione nella corsa alle prossime elezioni regionali.

Un incontro tra i vertici del centrodestra potrebbe tenersi il 25 agosto, con la Puglia come possibile sede del vertice. L’obiettivo è comunque chiaro: fare il punto entro fine mese sulla situazione nelle sei Regioni che andranno al voto in autunno, tra cui appunto la Campania, e iniziare a sciogliere i nodi ancora aperti. Sul tavolo ci sono tre opzioni politiche principali, con in testa il nome del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, esponente di Fratelli d’Italia. Nonostante qualche frizione interna abbia rallentato la sua corsa, resta uno dei nomi più forti in campo.

Restano in lizza anche Gianpiero Zinzi, deputato e coordinatore regionale della Lega, e Mara Carfagna, ex ministra e ora alla guida di Noi Moderati. Quest’ultima ipotesi, già circolata a luglio, è tornata d’attualità nelle ultime ore. Nessuna delle tre piste, però, ha registrato finora sviluppi decisivi.

Accanto ai nomi politici, resta viva anche l’ipotesi di un candidato civico, su cui punta chi vorrebbe allargare il perimetro della coalizione verso il centro. In questo campo spicca il nome di Giosy Romano, a capo della Zes Unica, apprezzato da una parte della coalizione ma visto con freddezza dai settori più identitari.

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