L’aula della Camera ha approvato in via definitiva, con 139 voti favorevoli, 105 contrari e 4 astenuti, la conversione in legge del decreto che contiene le disposizioni urgenti per affrontare le conseguenze delle alluvioni in Emilia-Romagna, Toscana e Marche e gli effetti dei terremoti nell’area dei Campi Flegrei. Il provvedimento, già approvato dal Senato, diventa legge. Il testo prevede la sospensione fino al 31 agosto, di adempimenti e versamenti fiscali e contributivi per le persone fisiche e giuridiche residenti o operanti negli immobili danneggiati.
Intanto questa mattina nuova scossa di terremoto di magnitudo 2.6 ai Campi Flegrei, avvertita intorno alle 9 anche nei quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta a Napoli. Pochi giorni dopo la scossa di magnitudo 4.6 dello scorso 30 giugno. La scossa di magnitudo di questa mattina è stata registra ad una profondità di 2,3 chilometri nella zona di Agnano con epicentro in zona Pisciarelli
Il decreto, presentato dal governo come “risposta concreta alle emergenze”, si sta trasformando in un nuovo terreno di scontro politico. Dalla maggioranza si parla di sforzi concreti per la sicurezza e il rischio idrogeologico. Tra i primi commenti nell’opposizione quello di Marco Sarracino, coordinatore dell’area sud nel Partito Democratico “Avevamo chiesto risorse concrete, proroghe per i contratti dei dipendenti pubblici, strumenti per mettere in sicurezza il territorio e per dare certezze a chi vive quotidianamente paura e instabilità. Dal governo solo silenzio e chiusura ideologica». Sarracino poi aggiunge: «I Campi Flegrei non dimenticano: continueremo a stare al fianco di queste comunità, mentre il governo si volta dall’altra parte».
Sulla stessa linea il Movimento 5 Stelle, che ha votato contro. La deputata L’Abbate parla di «un decreto-collage di misure tampone, senza visione né strategie», criticando il mancato accoglimento di proposte come un Super Sisma Bonus, una rete di monitoraggio rafforzata e un osservatorio permanente.