119 scosse dal pomeriggio alla sera di ieri, poi altre 80 fino a questa mattina. È stata una notte da incubo, quella vissuta dai residenti dell’area flegrea. La paura è montata un sisma alla volta, da quelli più impercettibili a quelli di magnitudo 2 e superiore. Poi, alle 15.30, si è raggiunto l’apice dello sciame, con un terremoto di 3.9 gradi sulla scala Richter.
L’ansia accumulata, però, non si è dispersa, dopo questo evento, con altre scosse di intensità ugualmente notevole registrate a più riprese fino a stamattina nel mare magnum dei micro-sismi tipici del bradisismo flegreo. Due scosse da 3 gradi a un quarto d’ora dalla mezzanotte, un’altra da 3.9 a mezzanotte e venti e, ancora, 3.2 gradi stamattina alle 8.12.
Nonostante l’intensità delle scosse, nessun danno consistente è stato rilevato sul territorio di Napoli e provincia, ma alcuni sindaci, come quello di Pozzuoli, ieri hanno deciso che oggi le scuole sarebbero rimaste chiuse, così da poter effettuare le verifiche di sicurezza del caso. Sopralluoghi, tra ieri e oggi, anche a Bacoli e nel partenopeo.
Intanto a Pozzuoli, come reso noto dallo stesso sindaco, Gigi Manzoni, insieme con la Protezione Civile è stato disposto un punto di assistenza al Palatrincone di Monterusciello, raggiungibile in autonomia o mediante l’ausilio di navette in partenza dal lungomare Pertini, da piazza a Mare e da Largo del Ricordo.
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