Una salita incontrollata e spaventosa quella dei carburanti in questi giorni. La guerra tra Ucraina e Russia ha portato all’aumento del costo di benzina e gasolio di una ventina di centesimi in sue settimane. Un salasso per gli automobilisti che per un pieno di una macchina media dovranno spendere più o meno 12 euro in più.
Oggi costa un euro in più a litro
Pensare che, esattamente un anno fa, la benzina verde al distributore self service costava 1 euro e 56 centesimi al litro. Sono passati 365 giorni e la senza piombo oggi costa 2 euro e 5 centesimi in più. Se si chiede il servito, poi, ci sono altri 20 centesimi da aggiungere. Praticamente in un anno il costo dell’indispensabile liquido infiammabile è salito del 30%. Quello del Gasolio, oggi a 1euro e 90, del 33%.
Cosa ci dobbiamo aspettare se la guerra prosegue? Secondo gli analisti, se l’Europa dovesse scegliere l’embargo dalle esportazioni russe, come hanno annunciato Stati Uniti e Gran Bretagna, l’impennata del costo al barile potrebbe essere straordinaria, portando la benzina al costo record di 2,5centesimi.
Tasse sul prezzo della Benzina
Urge un intervento del Governo visto che solo in Italia a incidere sul costo alla pompa sono ancora una quantità enorme di tasse e l’iva al 22%. Solo per citare tre piccole accise, lontane nel tempo e non più realmente utili, quella per i terremoti del Bellice 1968, del Friuli 1976 e dell’Irpinia 1980, che fanno aumentare il costo di 10 centesimi al litro.
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