Il Governo cerca di trovare rimedi all’arrivo dell’autunno che porta con sè l’aumento a dismisura del gas. Sono diverse le strategie proposte per far fronte alla carenza causata dalla guerra in Ucraina: arrivare ad abbassare di 2 gradi la temperatura dei termosifoni e ridurre la loro accensione di 2 ore al giorno nelle zone a clima più mite. Spunta, inoltre, l’idea di istituire l’ora legale perenne.
Prime soluzioni che potrebbero partire a ottobre.
Si punta a ridurre l’utilizzo dei termosifoni e dei caloriferi nelle abitazioni e negli uffici al minimo indispensabile e a fornire energia a prezzi calmierati per le aziende in crisi. Sono da considerare escluse le misure avanzate relative alla chiusura delle scuole per uno o più giorni settimanali. A Milano il sindaco Beppe Sala annuncia «azioni incisive e misurabili» che potrebbero arrivare nel giro di una settimana.
A Roma avanza l’idea di spegnere l’illuminazione ai monumenti, così come sta avvenendo in molte altre città. Da prendere in considerazione è, tuttavia, l’impatto che si verificherebbe sul turismo e sulla sicurezza.
Draghi e Cingolani: situazione attualmente sotto controllo
Il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, rassicurano che la situazione è attualmente sotto controllo, ma che molto dipenderà da cosa deciderà di fare la Russia rispetto alle forniture di gas all’Europa. Si attende a breve il lancio di una campagna di comunicazione con lo scopo di informare i cittadini sulle misure da adottare e piccoli accorgimenti per ridurre l’uso di gas.
Il parere di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli
La proposta: ora legale tutto l’anno
A chiedere al governo di istituire l’ora legale tutto l’anno è stata la Società italiana di medicina ambientale, la quale ha stimato di raggiungere un risparmio di circa 500 milioni di euro. Il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio de Caro in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, si dichiara pessimista per il futuro e per i bilanci del Comune che non possono essere rinviati.
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