A Napoli, nella strada dell’Università via Mezzocannone, c’è una chiesa che non molti conoscono ma con una storia incredibilmente antica, si chiama San Girolamo delle Monache e risale al Medioevo. Nei giorni di ferragosto dalla parete che si affaccia sulla strada principale si sono staccati dei pezzi di pietra che fortunatamente non hanno ferito nessuno.
I tecnici del comune hanno effettuato un sopralluogo
Caduta di calcinacci e facciate in pessimo stato di conservazione. Questo è quanto emerso dall’ultimo accertamento tecnico effettuato presso la storica chiesa di San Girolamo delle Monache. Il tempio cattolico, fondato originariamente nel XV secolo, è stato negli anni oggetto di diversi ritocchi e rimaneggiamenti, ma l’ultimo restauro vero e proprio alla struttura risale ormai a trent’anni fa. Dopo l’aggiunta di alcune reti di sicurezza sulla facciata della struttura che dà su via Mezzocannone, ormai diverso tempo fa, il nuovo allarme ha fatto scattare la macchina dei controlli e così, dopo le ultime analisi, si è provveduto a un’operazione d’urgenza. Esecuzione immediata e senza alcun indugio di tutte le misure necessarie per garantire l’incolumità delle persone e l’integrità dei beni culturali da temuti crolli e cedimenti della stessa struttura: questo, in termini tecnici, l’esito delle analisi e dei rilevamenti che, nel pratico, si è tradotto nell’aggiunta di ulteriori reti di sicurezza sull’esterno della chiesa, così da isolare completamente i punti deboli delle facciate.
Un po’ tutto il centro storico avrenne bisogno di interventi di ristrutturazione
Ma la chiesa monumentale del centro storico non è l’unico edificio del napoletano ad avere problemi di natura strutturale. Secondo alcune stime, ogni mese sono ben 150 le ordinanze a tutela della pubblica incolumità emanate, all’interno delle quali si ordina ai proprietari dei palazzi a rischio di provvedere alla messa in sicurezza degli stessi. Nel caso della chiesa di San Girolamo, però, la situazione è più articolata e complessa, perché la struttura è di proprietà dell’arciconfraternita Maria dell’Arco, che è commissariata: per questo la richiesta di interventi è finita in mano alla Curia, il cui commissario, don Salvatore Fratellanza, ha provveduto rapidamente all’ingaggio del personale per il montaggio delle reti. Per una messa in sicurezza definitiva, però, servirà più tempo: c’è bisogno di progetto accurati e, soprattutto, di finanziamenti importanti.
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