“Verificare i dispositivi di sicurezza” che, se ritenuto opportuno, vanno “innalzati al massimo livello”. È quanto prevede, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, la circolare che il Viminale ha inviato a prefetti e questori per sollecitare, come ha sottolineato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, un aggiornamento della sicurezza dei leader politici alla luce dell’attentato negli Stati Uniti in cui è stato ucciso Charlie Kirk e dell’innalzamento dei toni del dibattito politico nel nostro paese. L’input dato a prefetti e questori riguarda sia politici nazionali che locali, a partire dalla premier Giorgia Meloni, dai vicepremier e dalle massime cariche istituzionali, che comunque già beneficiano del massimo livello di sicurezza previsto, sia personaggi che, vista la situazione internazionale, possano in qualche modo risultare comunque a rischio o essere esposti a “pericoli straordinari”. La massima tutela prevista – quella di primo livello – prevede una decina di persone e tre auto blindate a protezione: significa che, nell’arco di 24 ore, il dispositivo riguarda almeno 30 persone. Ma anche in questo caso è stata chiesta, sempre secondo quanto si apprende, una verifica per capire se è necessario intervenire e potenziare il dispositivo con interventi ad hoc.
