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Blitz contro il clan Licciardi, parla il procuratore Gratteri

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Gestivano le case popolari e il recupero crediti e guadagnavano anche dalle truffe telematiche, le 21 persone arrestate questa mattina dai Carabinieri ritenute legale al clan Licciardi, componente dell’Alleanza di Secondigliano. “Una famiglia di camorra conclamata, storica, di Serie A”, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il Procuratore Capo di Napoli, Nicola Gratteri. Tra gli episodi ricostruiti, estorsioni, usura, riciclaggio e droga.

“I reati di sempre”, ha spiegato, che servono a questi amministratori dell’anti-Stato a esercitare sul territorio un potere conquistato in passato a colpi di kalashnikov. Un sistema ancora oggi profondamente radicato, quello della malavita nel napoletano, che tra le sue caratteristiche vede anche una sorta di mutuo riconoscimento fra i vari gruppi del rispettivo operato.

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