La situazione è peggiore rispetto all’anno scorso. A dichiararlo è Nicola Maturo, responsabile del Pronto soccorso del Cotugno, che spiega che nello stesso periodo, dodici mesi fa, senza l’attuale campagna vaccinale – il numero di ricoverati nei reparti Covid dell’ospedale per la cura delle malattie infettive, era meno della metà di quelli che si contano oggi. Attualmente i posti occupati sono un centinaio, ma si tratta di dati molto variabili: gli accessi sono continui e un letto, vuoto in questo momento, potrebbe non esserlo più tra mezz’ora. Il Cotugno, dunque, è saturo. Non solo i reparti di degenza ordinaria, ma anche le terapie intensive risultano occupate da ricoverati in gravi condizioni.
